Sono passati anni da quando nel lontano 2008 conobbi coloro che sarebbero poi diventati i maestri a cui porto maggior rispetto. L’esperienza ha lasciato grandi ricordi di conoscenza e maestria sotto ogni punto di vista, portando ad un livello superiore ogni mia aspettativa di miglioramento.
Ho compreso molte cose che davo per scontate e messo nel bagaglio tecnico molto di più di ciò che volevo provare. Ho capito che le cose ascoltate e comprese davvero hanno un altro sapore e che avere a disposizione persone che ti rendono parte di questo modo di apprendere è proprio un altro modo di praticare.
Messe da parte le tecniche che credevo apprese, ho iniziato un lungo processo di rivalutazione e messa in discussione di ogni movimento e realizzazione di gesti tecnici. Perchè è proprio vero che non si smette mai di imparare e io sono piuttosto cocciuto e voglio sbatterci la testa. Ci ho messo del tempo, ma credo di avere raggiunto un nuovo stadio di pratica.
Così, malgrado questo anno ci abbia spezzato a metà a causa della pandemia globale e del fermo degli allenamenti, faccio una disamina del percorso fatto. Rivedo vecchi video degli esordi, delle abitudini, degli allenamenti e dei (molti) programmi tecnici che hanno segnato il progresso dlla pratica mia e dei miei allievi.
E più guardo indietro e più vedo la giusta direzione di ciò che andavo cercando. Adattamento, profondità, sensibilità si sono susseguite portando a volte benefici e altre volte difficoltà maggiori, confusione. Anche questo è praticare.
S. Savoldelli shihanke


Manca poco più di una settimana alla riapertura ufficiale del corso, ma siamo già in fibrillazione nella preparazione degli eveti che ci vedranno protagonisti. Già in questi giorni alcuni di noi toglieranno la polvere dalle lame e la ruggine dalle ossa per non farsi cogliere impreparati alla “prima”. Allenamenti non ufficiali ma non per questo inutili, restare fermi anche solo per due settimane azzera la memoria che necessita di allenamento e preparazione. Bentornati quindi alla realtà: contattate il gruppo per partecipare ed elevare lo spirito allo standard che vi siete prefissati.
Qual’è il senso di far sostenere un esame ad un allievo?
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