Cerimonia del Tè

In Giappone la cerimonia del tè si divide in cerimonia per il sencha (tè in foglie) che si chiama Senchado e cerimonia per il tè matcha (in polvere) che si chiama Chanoyu. Il Chanoyu è la cerimonia più complessa e più ritualizzata esistente ed è la somma delle arti giapponesi. Di conseguenza in Giappone (ma non solo) è tenuta in grandissima considerazione.
Chanoyu significa “acqua calda per il tè” e viene da una massima del maestro Sen No Rikyu, considerato il fondatore del rituale stesso, il quale ne ha codificato i gesti così come sono giunti fino a noi oggi.
A gestire le principali scuole di cerimonia del tè in Giappone sono tutt’oggi i discendenti del Maestro.
Il Chanoyu è spesso chiamato con il nome di Chado che letteralmente significa “Via del Tè”, ove “Via” in giapponese è inteso il percorso della durata di un’ intera vita che il seguace di questa arte apprende, perfeziona, pratica e, in seguito,  insegna e che serve a guidarlo nelle scelte e nella costruzione di tutta la sua vita stessa.

La cerimonia del tè non è un semplice passatempo per conversare di frivoli pettegolezzi o un modo raffinato di dissetarsi. Esprime piuttosto una filosofia di vita. Gli ospiti che intervengono alla cerimonia devono trovare in essa un’oasi di pace e di tranquillità dalle ansie del mondo, dove la mente possa aprirsi a una serena riflessione o meditazione. La cerimonia del tè incarna la ricerca della bellezza del popolo giapponese, la cui raffinatezza si esprime tramite la semplicità e la povertà delle cose. Una tazza di tè per soddisfare l’umano bisogno di serenità. Le varie scuole differiscono le une dalle altre per i dettagli e le regole, ma mantengono intatta l’essenza della cerimonia che il grande maestro aveva istituito. Quest’essenza è arrivata fino a noi incontestata e il rispetto per il fondatore è uno degli elementi che tutte le scuole hanno in comune. Il Maestro Sen no Rikyu ha raccolto i principi fondamentali della cerimonia del tè (chadou, cha no yu o sadou) in quattro semplici parole:
wa – armonia tra le persone e con la natura, armonia degli utensili e la maniera d’uso;
kei – rispetto verso tutte le cose e sincera gratitudine per la loro esistenza;
sei – purezza interiore, ma anche nitore e pulizia delle cose che ci circondano;
jaku – tranquillità e pace della mente, conseguente alla realizzazione dei primi tre principi.
La base della filosofia della cerimonia del tè è quindi l’armonia con la natura e i suoi elementi.

Se vuoi leggere di più vedi anche l’articolo: “Come si svolge…“