Simbologia nella cultura giapponese

La cultura giapponese è ricca di simbologie (talvolta anche ereditate dalla cultura cinese) applicate anche nella vita quotidiana, nel vestire e nel modo di allestire le cose.

Legati alle usanze, alle religioni ed all’attenta osservazione di ciò che li caratterizza anche nei comportamenti, questi simboli sono entrati a far parte della cultura popolare. Di seguito, ne elenchiamo alcuni.

CARPA – Simbolo che rappresenta principalmente la perseveranza. La carpa è anche evocativa della fedeltà nel matrimonio e buona fortuna in genere. La carpa (“Koi” in giapponese) è sempre in movimento ed è considerata uno dei pesci con più energia e forza. E’ inoltre in grado di nuotare controcorrente, che viene interpretato sia come anticonformismo (la forza di non seguire la corrente, bensì di seguire la propria via indipendentemente dal resto) che come forza di superare le avversità. Una leggenda cinese (territorio di origine del simbolo della carpa) narra la risalita di una carpa lungo il Fiume Giallo, per arrivare poi alla Porta del Drago, superata la quale si trasformerà in un dragone ed acquisirà il dono dell’ immortalità: il significato di questa leggenda è legato alla forza di volontà ed al cambiamento in positivo, e merito, dopo i propri sforzi e sacrifici, sottolineando che chiunque, con la forza di volontà, possa arrivare anche ad importanti risultati compiendo grandi imprese.In Giappone la carpa si trova in acque calme, ma è sempre rappresentata in movimento contornata da onde di acqua: questo tipo di rappresentazione suggerisce le virtù di un guerriero determinato ed è spesso associata con le qualità auspicabili nei giovani uomini. La carpa, infatti, è utilizzata in forma di aquiloni nella festa dei ragazzi per rappresentare ed auspicare forza e virtù.Altro importante simbolo rappresentato è il coraggio: la carpa, trovandosi sul tagliere in attesa di essere mutilata ed uccisa, non si muove, ma rimane impassibile, fiera, ricordando l’ atteggiamento dei samurai in attesa dell’ esecuzione.Originariamente importate dalla Cina e successivamente allevate dai contadini giapponesi, le carpe giapponesi in cattività hanno, nel tempo, subito delle mutazioni di colore (Nishikigoi), raggiungendo oggi molteplici varietà ufficialmente riconosciute e denominate.

CRISANTEMO – Il fiore del crisantemo, inizialmente importato dalla Cina, in origine, era apprezzato per le sue qualità di guarigione per stato di ubriachezza, problemi dovuti allo stato di inabilità del sistema nervoso, e debilitazione in generale.Anche oggi il crisantemo è riconosciuto in Giappone per le sue proprietà mediche e viene utilizzato in varie preparazioni erboristiche.Il crisantemo, inoltre, è stato fonte di ispirazione per molte poesie ed il fiore è un simbolo autunnale legato anche alla forza e resistenza: il fiore del crisantemo, infatti, è invernale e sbocciando affronta le avversità del freddo.Associato anche al ringiovanimento ed alla longevità, del tessuto bagnato nella sua linfa veniva strofinato sulla pelle durante il “Giorno del Crisantemo” (il 9° giorno del 9° mese dell’ anno) nella speranza di preservare la giovinezza della persona.Per tutte queste qualità una particolare specie di crisantemo, con raggio a 16 petali (che ricorda quindi anche un sole con i suoi raggi), è stata adottata come simbolo della Famiglia Imperiale (e quindi simbolo nazionale) che raffigura infatti il fiore con 16 petali frontali e 16 sul retro, sfalsati. In origine era concesso coltivare questa specie solo all’ Imperatore, all’ interno dei Giardini Imperiali, e la riproduzione dell’ immagine di questo fiore era autorizzata solo a pochi artigiani accuratamente scelti.La spinta iniziale all’ adozione di questo simbolo fu data dall’ Imperatore Gotoba (1183-1198) che si fece costruire una spada decorata con crisantemi. Anche il trono su cui siede l’ Imperatore è detto “del Crisantemo”.Il crisantemo (tranne quello a 16 petali, esclusivo della Famiglia Imperiale) è presente in più di 150 stemmi di famiglia, utilizzati soprattutto da famiglie nobiliari o templi Shinto. Il “Supremo Ordine del Crisantemo” è il più importante riconoscimento che l’ Imperatore può concedere.Al giorno d’ oggi, ogni anno presso i Giardini Imperiali, in occasione della fioritura, l’ Imperatore offre un importante ricevimento.A seconda dei colori, il crisantemo assume diversi significati: il bianco per il dolore, il rosso per amore ed affetto. Un crisantemo bianco non si regala mai, soprattutto ad una persona malata.

FARFALLA – I giapponesi vedono le farfalle come anime dei vivi e dei morti. Nella cultura anime, infatti, rappresentano spesso le anime che prendono il volo, con ali bianche. Sono considerate simboli di gioia e di longevità.Poiché escono trasformate in tutta la loro bellezza dopo essere state per mol

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