Lo Scintoismo

Lo Scintoismo (o Shintoismo) è la religione nativa del popolo giapponese e le sue origini si perdono nella notte dei tempi, tanto da far pensare che risalgano a quelle del Giappone stesso. Ad oggi rappresenta la religione nazionale di questo Paese insieme al Buddismo (o Buddhismo), il quale tuttavia è stato importato dalla Corea molto più tardi.Lo Scintoismo non ha un fondatore né Sacre Scritture come il Sutra o la Bibbia. Non conosce nemmeno proselitismo o predicazione, proprio perché lo spirito di questa religione è profondamente radicata nelle tradizioni e nella cultura del popolo nipponico. Scintoisti si nasce, non lo si diventa. Si è scintoisti nello stesso modo in cui si è (o non si è) giapponesi.Gli dei scintoisti sono chiamati kami (神).

Si tratta di spiriti sacri che prendono la forma di fenomeni naturali, cose o concetti importanti per la vita: ad esempio il vento, la pioggia, le montagne, gli alberi, i fiumi, la salute, i soldi, la fertilità etc. Gli uomini diventano kami con la morte e sono venerati dalle loro famiglie. Nel caso di persone che hanno compiuto imprese straordinarie, i kami sono addirittura sanciti in alcuni santuari.A differenza della maggior parte delle religioni monoteiste, nello Scintoismo non esiste il concetto di assoluto. Non c’è una cosa assolutamente giusta o sbagliata, così come non c’è niente di perfetto. E’ una fede dallo spirito profondamente ottimista, dal momento che gli uomini sono considerati fondamentalmente buoni mentre al contrario, il male è causato dagli spiriti maligni (quindi da elementi esterni all’inconscio umano). Di conseguenza, vien da sé che lo scopo della maggior parte dei rituali scintoisti è quello di tenere lontani il più possibile questi spiriti maligni, attraverso purificazione, preghiere e offerte agli spiriti kami.I templi scintoisti si trovano in tutto il Giappone. Sposi giapponesiAlcuni in rovina, altri ben tenuti. Pochi sono sontuosi, la maggior parte sono piccoli e modesti. Considerati la dimora dei kami, sono un luogo di culto ma anche di festività. Ben distanti dalle cerimonie silenziose e malinconiche del buddismo infatti, le celebrazioni scintoiste sono gioiose occasioni per bere, mangiare e darsi alla pazza gioia. Mentre altre religioni pensano all’aldilà, lo scintoismo si concentra sul “qui e ora” e mira a divertire gli dei (in comunione con i fedeli). Durante le festività i templi scintoisti vengono affollati da bancarelle che vendono giocattoli e cibi d’ogni tipo, e a volte vengono montati dei palchi per spettacoli di teatro o danze tradizionali.Vediamo alcuni degli elementi che caratterizzano i santauri sciontoisti:ToriiAi templi scintoisti si accede attraverso i cancelli torii (鳥居, ovvero “il trespolo dell’uccello”), i quali segnano simbolicamente il passaggio dal territorio profano a quello sacro. Sono generalmente fatti di legno e dipinti di colore arancione, ma ne esistono anche in pietra. La presenza di un torii all’ingresso di solito è il modo più semplice per distinguere i templi scintoisti da quelli buddisti; anche per quanto riguarda le mappe, l’iconcina del torii sta a rappresentare la presenza di un santuario.KomainuAll’ingresso dei santuari scintoisti si trovano di solito una coppia di statue dalla forma di strani animali chiamati koma-inu (狛犬, ovvero “cani -coreani”). Si tratta di un essere ibrido fra un cane e un leone, e la loro espressione minacciosa lascia intendere il loro ruolo di “guardiani del tempio”. I komainu erano in origine una cane e un leone, ben diversi in aspetto e dimensione, ma col passare degli anni le due figure son diventate sempre più simili fino a quando le rispettive fisionomie non si sono del tutto amalgamate. L’unica cosa che li differenzia è la bocca: uno infatti ha la bocca sempre aperta, l’altro sempre chiusa. Il komainu con la bocca aperta sta emettendo il suono “Ah”, quello con la bocca chiusa “Nh”. Nella tradizione scintoista “Ah” è il primo suono che si emette quando si nasce, mentre “Nh” rappresenta l’ultimo sospiro di vita. “A” è inoltre il primo simbolo dell’alfabeto giapponese, “N” è l’ultimo. E così, fra questi due cani-leoni, intercorre simbolicamente tutto l’universo: la A e la Z, l’inizio e la fine, l’Alfa e l’Omega, la vita e la morte.ChōzuyaEntrati nel tempio si trova una fontana con dei mestoli a disposizione per i visitatori: si tratta della chōzuya (手水舎). Se si ha intenzione di consultare gli dei, è obbligatorio prima purificarsi, sciacquando mani e bocca con l’acqua di questa fontana. In origine, quest’usanza era solita svolgersi in un ruscello o sulla riva del mare (tuttavia ancora oggi questa maniera è considerata quella ideale).SenbazuruI senbazuru (千羽鶴, ovvero “le mille gru”) sono un grappolo costituito da migliaia di origami a forma di gru, tenute insieme da uno spago. Secondo un’antica leggenda giapponese, a chi piega mille piccoli origami a forma di gru sarà concesso esprimere un desiderio, come ad esempio denaro, lunga vita o guarigione.